STUFE A PELLET

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Come scegliere una stufa a pellet



Criteri per la scelta della stufa a pellet

I criteri per la scelta della stufa a pellet variano a seconda di diversi fattori. In primo luogo è necessario conoscere le dimensioni dell'ambiente da riscaldare. La grandezza dello spazio a disposizione va direttamente ad incidere sulla potenza della stufa da acquistare e ciò a sua volta determina una scelta per la fascia di prezzo a cui ci si deve attenere.

Ad esempio, se un appartamento ha una superficie di 90 metri quadri ed una altezza di circa 2,5 metri, la cubatura totale sarà di 220 metri cubi. Tali dimensioni necessitano di una stufa che abbia la potenza di almeno 7 KW. Una volta determinata la potenza si passa alla scelta del modello, e questo a sua volta porta ad un costo variabile da tipo a tipo di prodotto.

Se una casa è disposta su più piani, si può usufruire lo stesso di una stufa a pellet, l'importante è che la stufa stessa sia presente al piano più basso e che vi siano una serie di tubi attraverso i quali il calore possa essere trasportato ai piani superiori, come se vi fosse il normale riscaldamento. In questo caso si tratta in definitiva di scegliere tra stufe canalizzate, che però hanno dei costi leggermente superiori rispetto a quelli di altri tipi di stufe a pellet, offrendo una diffusione di calore più ampia e distribuita su diversi piani.

In generale, l'autonomia di una stufa a pellet domestica varia dalle 15 alle 45 ore; passato questo tempo il serbatoio del pellet deve essere di nuovo riempito. Comunque, l'autonomia varia anche in funzione della qualità del pellet e dalla potenza dell'impianto. Esistono in commercio anche stufe automatiche, che prelevano direttamente il materiale combustibile, quindi il pellet, dal serbatoio di scorta, ed esistono anche in commercio stufe a pellet semiautomatiche.

Anche il tipo di accensione determina i diversi modelli e quindi i diversi prezzi delle stufe a pellet. Ad esempio i tipi più tradizionali di stufe sono quelle che hanno una accensione manuale, quindi data tramite fiammiferi o liquido infiammabile per avviare la combustione. Altri modelli, invece, sono da considerare semi automatici e self starting in quanto prevedono di accendere la stufa premendo un pulsante posto direttamente sopra di essa oppure tramite un telecomando. Esistono in commercio anche modelli completamente automatici, che sono dotati di un termostato al quale poter indicare la temperatura e l'orario di avvio e spegnimento.

La scelta di una stufa a pellet quindi dipende innanzitutto dall'uso effettivo che se ne deve fare, con particolare attenzione alla potenza necessaria ad ottenere un certo riscaldamento, e conta quindi molto, in generale, il tipo di comodità che si vuole ottenere con l'acquisto di questo ecologico impianto di riscaldamento.

Tipologie di stufe a pellet

Le stufe a pellet sono una valida ed ecologica alternativa per il riscaldamento dell'ambiente, anche di piccole dimensioni. Il combustibile è composto dagli scarti della lavorazione del legno, e la sua combustione viene innescata dal riscaldamento tramite elettricità, senza necessità della bombola del gas. L'emissione dell'anidride carbonica è pari a zero, quindi non sussiste nemmeno il pericolo di avvelenamento dell'aria.

Le stufe a pellet permettono di godere della vista di una fiamma viva ma al riparo da pericoli legati appunto alla presenza del fuoco in casa o al monossido di carbonio. Il design delle stufe a pellet è sempre ben curato in quanto esse vanno a comporre l'arredamento dell'ambiente domestico.

In generale si ritrovano in commercio stufe a pellet in ceramica, maiolica, ghisa, acciaio e pietra ollare.

Le stufe rivestite in ceramica hanno il vantaggio di mantenere le proprie superfici fredde, quindi di non scottare, ma raggiungono temperature elevate di calore in maniera abbastanza lenta. Spesso sono decorate con le maioliche e quindi realizzate con pannelli di argilla refrattaria, che hanno smalti che mantengono i decori a qualsiasi temperatura.

Le stufe con rivestimento in ghisa raggiungono elevate temperature ma permettono meno elementi decorativi, quindi si presentano con una linea più sobria oppure ispirata al design vintage.

I rivestimenti in acciaio permettono di seguire un design che meglio si accosta ad un ambiente contemporaneo, con rivestimento dalla facile pulizia e dal risultato immediato di ordine e linearità, puntando sull'efficienza.

Il rivestimento in pietra ollare probabilmente è il migliore, in quanto permette un grande accumulo di calore e quindi una migliore sua distribuzione nell'ambiente circostante.

Per chi necessita di perseguire uno stile country o rustico nella propria abitazione, il rivestimento adatto è invece il cotto, che offre anche una elevata capacità di trasmissione del calore nell'ambiente circostante.

Come funziona una stufa a pellet

La stufa a pellet è simile alla stufa a legna ma, a differenza della seconda, la stufa a pellet utilizza come combustibile gli scarti della lavorazione del legname, in genere frassino, faggio, abete, rovere ed ontano. Questo fa sì che non sia necessario intervenire con l'abbattimento di alberi per recuperare la materia prima. In questo senso la stufa a pellet è considerata un prodotto ecologico che si pone anche l'obiettivo di rispettare l'ambiente. In termini di resa termica, si consideri che, minore è l'umidità del pellet, maggiore è il suo potere calorifico.

A differenza della stufa a legna, la stufa a pellet funziona collegandosi alla corrente elettrica, in modo automatico. Non produce fumi nell'ambiente interno e può essere completamente isolata.

La stufa a pellet è composta da un serbatoio che può contenere dai 15 ai 60 chilogrammi di pellet, a seconda del modello di stufa. Il materiale da bruciare viene prelevato dalla tramoggia e trasportato all'interno del vano combustibile tramite una coclea, una vite infinita che trascina il pellet nel braciere. Qui avviene il contatto con la resistenza elettrica che, diventata incandescente, innesca la fiamma.

Il calore prodotto si diffonde nell'ambiente circostante per convezione naturale, passando attraverso una griglia posta in genere frontalmente, oppure possono essere installate delle piccole bocchette o ventole per spingere o direzionare o limitare la fuoriuscita del calore stesso. La quantità di calore prodotto dalla stufa, misurato in kilowattora, varia in base al modello e alla potenza della macchina, alla capienza del serbatoio e al tipo di pellet utilizzato per la combustione.

I modelli di stufe a pellet più recenti permettono di usufruire della programmazione oraria per l'accensione e lo spegnimento della stufa, della regolazione della potenza delle ventole e dei gradi della temperatura che si desidera far raggiungere all'ambiente interessato dal riscaldamento.

I fumi della combustione sono convogliati nell'apposito tubo che li scarica esternamente per mezzo dell'estrattore.

La stufa a pellet necessita di ordinaria manutenzione, come la pulizia del vano bruciatore e l'eliminazione dei residui di cenere, ma è anche necessario, una volta all'anno, contattare un tecnico specializzato per una manutenzione più professionale di parti specifiche della stufa.



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